Pp. 3 su carta di cm. 21 x 13. Ha saputo del successo de “I Lituani “ a Trieste “cittadinanza dedita esclusivamente al Commercio del Caffè, Zuccaro, Cacao, pepe, Zafferano, Tamarindi, Coca, datteri (mercanzie che discordano dalle crome)” e si augura che esso sia “non soltanto di gloria ma di quattrini.... come meriti per compensarti .... delle fatiche fatte”. E’ a Bologna impegnato nelle prove dell’opera “Luce” di Stefano Gobatti ma “quella tal scintilla che dovrebbe caratterizzare il titolo dell’opera finora non s’è ... veduta; ...a me non piace punto” anche se “qualche effettaccio qua e la non manca”. In poche parole prevede che a Bologna “Luce” possa aver un immeritato successo e che I Lituani faranno fiasco. Cosa che non avvenne; l’opera di Gobatti non piacque ed il Maestro, deluso da questo e da altri insuccessi, finì prima in convento e poi in manicomio. Breve citazione musicale autografa nel testo. |
editore
| null |